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giovedì 27 dicembre 2012

The fall


 "We're a strange pair, aren't we?"
Regista: Tarsem Singh
CinematografiaColin Watkinson
CoreografiaEiko Ishioka
CastLee PaceJustine WaddellSean GilderCatinca UntaruJeetu Verma

Trama: 

Los Angeles. 
Una bambina, Alexandria, è ricoverata in ospedale con un braccio rotto in seguito ad una caduta. Su un foglietto scrive - sgrammaticata perché non è americana, ma rumena - di essere quella che lancia le arance al prete. Va alla finestra, vede nel cortile la sua infermiera - a cui è molto legata - e le lancia il foglietto in modo che lei lo legga. Ma il foglietto si perde. Lei allora scende alla sua ricerca e scopre che è in mano ad un uomo ricoverato al piano inferiore. Decisa, lo raggiunge nella sua camera, gli prende il foglietto dalle mani e fa per andarsene, ma lui, che si presenta come Roy, un giovane uomo paralizzato dalla schiena in giù, riesce a trattenerla prima raccontandole di Alessandro Magno (in onore del nome della bambina stessa, Alexandria), e poi promettendole di raccontarle un'altra storia, una storia epica, d'amore e di vendetta. 

Lei il giorno seguente si ripresenta da Roy e lui comincia a raccontarle la storia, la storia del Bandito Mascherato e dei suoi compagni d'avventura.




Recensione (spoiler alert!)
The fall è un film che mi ha colpito fin da subito.
Il suo punto forte senza dubbio è la fotografia. Sembra di sfogliare l'album di opere d'arte. Le ambientazioni, le inquadrature (soprattutto della parte riguardante il racconto di Roy), i colori, l'atmosfera che si respira. Non si può non considerare "the fall" come un piccolo capolavoro sotto questo punto di vista. Un capolavoro che è internazionale: le ambientazioni infatti, provengono da ogni parte del mondo, Italia compresa, e anche la differenza di nazionalità dei protagonisti (indiano, due uomini di colore - uno proveniente da una tribù "primitiva" di mistici e l'altro ex schiavo della piantagione del nemico -, i due gemelli banditi francesi, un italiano, un inglese - che altri non è che Charles Darwin -, e il nemico, Odius, spagnolo.)
contribuisce a dare alla storia un aspetto d'avventura ed esotico.
Ma The fall non è solo questo. La storia è costruita dai personaggi principali stessi, la bambina Alexandria e l'uomo Roy, dei quali sia attraverso la storia (inventata e raccontata da Roy e immaginata da Alexandria), veniamo a sapere i retroscena. The Fall è la perfetta dicotomia fra i personaggi reali e le loro "proiezioni" nella storia. Ripeto, la storia è raccontata da Roy, ma è Alexandria a immaginarla, noi la vediamo attraverso i suoi occhi. Così, ogni elemento che vediamo nella realtà riappare nella fantasia: la scatola di Alexandria è la scatola di Darwin, il biglietto scritto in modo sgrammaticato è il messaggio ricevuto da Alessandro Magno, lo stesso Roy diventa il Bandito Mascherato, l'infermiera è la principessa, l'aiutante della famiglia di Alexandria diventa l'indiano nella storia, l'infermiere è Charles Darwin, l'amico di Roy con una gamba di legno diventa Luigi, l'uomo dalla pelle scura che ogni giorno porta il ghiaccio diventa lo schiavo, e così via. 
Ma più avanti si va con la storia, più la realtà arriva prepotentemente all'interno della storia stessa. Prendono sempre più piede le amarezze e lo sconforto di Roy, rimasto paralizzato dopo aver cercato di fare uno stunt (lui lavora infatti come stuntman) improbabile per riconquistare la propria fidanzata, la quale lo aveva lasciato per mettersi con l'attore protagonista (più ricco e popolare di lui). Perciò, oltre al fatto che cerca di spingere Alexandria a procurargli della morfina in modo da togliersi la vita, nella storia l'unica figura femminile - che è la principessa Evelyn, viene dipinta sulla base della fidanzata di Roy stesso, quindi come un personaggio ambiguo e malvagio, disposto a lasciare il Bandito Mascherato per mettersi con Odius, che è più ricco e più potente. Senza contare tutte le frecciatine che Roy lascia trapelare dalla storia. 
La storia prende però una piega improvvisa dopo che Roy, accortosi che il tentativo di suicidio non era andato a buon fine, dà in escandescenze. Alexandria, che ormai considera Roy un padre e che è smaniosa di sapere come va la storia solo per stargli accanto, cerca di procurarsi la morfina: così facendo, però, cade e batte la testa. Roy, al suo capezzale su una sedia a rotelle, le confessa la verità: lui le ha raccontato la storia solo per indurla a procurargli la morfina. Lei lo prega di proseguire la storia, ed è in questo momento che Roy dispiega tutta la sua disperazione: fa morire i personaggi uno a uno, meno che il proprio e quello della figlia del bandito mascherato, personaggio inventato da Alexandria stessa e che è Alexandria stessa. Nello scontro fra il Bandito e Odius, Roy affronta il dolore per la perdita della fidanzata che gli ha voltato le spalle, in un crescendo in cui lui continua a ripetere di non potercela fare, di non sentirsi in grado di salvare il bandito - e quindi se stesso -. Ma è Alexandria a fargli promettere di salvarlo  - e così, a salvare se stesso -. Il Bandito sconfigge il nemico, si getta alle spalle la fidanzata, prende in braccio la figlia e si allontana vittorioso. 
Il finale è quello desiderato da Alexandria. Spinto dalle suppliche della bambina, che confessa di volergli bene, Roy accantona ogni desiderio di suicidio. I due si separano, in quanto Alexandria torna a casa, ma ha modo di vedere Roy come stuntman in molti film. Dunque, una volta recuperata la fiducia in se stesso  Roy ha anche recuperato l'uso delle gambe. E quella storia, la storia del Bandito Mascherato, che all'inizio doveva solo essere un mezzo per arrivare al suicidio, diventa invece l'input che lo porta a ricominciare a vivere. 


"There's no happy ending with me".

Che altro dire? 
The Fall  entra prepotentemente nella classifica dei miei film preferiti. Il confronto realtà - fantasia mi ha sempre colpito e qui è sapientemente orchestrato. Le scene in cui i personaggi stessi interagiscono con la realtà, tipo il bandito mascherato che chiede alla bambina se sa leggere, servono a identificare ancora di più i due piani di narrazione.
Consiglio: guardatelo se non l'avete già fatto.









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