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martedì 9 ottobre 2012

L'uomo che venne dal futuro

L'uomo che venne dal futuro



Lo sconosciuto aprì debolmente gli occhi. Per metà il suo volto affondava ancora nella neve. Non appena incontrò il mio sguardo, ebbi l’impressione che le sue labbra si fossero dispiegate leggermente in un sorriso.«In che anno siamo?», fu la prima cosa che mi chiese.Rimasi per un attimo a fissarlo, attonita: di tutte le domande, quella era l’ultima che mi sarei aspettata da uno sconosciuto nudo e semisvenuto nel mio giardino.«Capisci quello che dico?», scandì allora più lentamente e solo allora mi resi conto del suo particolare accento: nulla che avessi sentito prima di quel momento.«Sì», mi decisi allora a rispondere. «Siamo nel 2011.»Lui si mise a ridere debolmente. «Ah!», esclamò, con un filo di voce. «Ha funzionato! Ci sono riuscito!»Fu l’ultima cosa che disse, prima di perdere nuovamente conoscenza.
"Nuovo" progetto a lungo termine! (:
 
 

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